Yungdrung Bon Blog: Insegnamenti di Dalai Lama a Milano 1 giorno

domenica 1 luglio 2012

Insegnamenti di Dalai Lama a Milano 1 giorno

Sono arrivata a Milano il 26 luglio per fortuna e ci siamo incontrati con i ragazzi la sera (le foto della pizzata si trovano in Facebook). Così ho saputo che si deve arrivare molto presto per poter entrare in tempo dentro il Forum.

Sono venuta prima delle 8 e già c'era una fila che non aveva fine. Cecilia, al telefono, ha detto che è già dentro e che non mi devo preoccupare che sono velocissimi. Infatti, non sono riuscita neanche ad annoiarmi. Sono entrata fra pochi minuti.

La cosa più sorprendente era che tutti erano sereni, contenti, si mettevano in fila con gioia. Vi giuro che non ho mai visto una tale quantità di persone serene e gioiose nello stesso posto.

Ecco la fila

Ed eccoci arriviamo anche noi che siamo venuti con il treno della metropolitana

C'erano tantissimi tibetani con vestiti non soltanto coloratissimi e davvero molto belli -era chiaro che per loro questa era una grandissima festa. Gli abiti delle donne (il modello) tanto sottolineavano le figure che tutte le altre donne hanno preso le bancarelle all'arembaggio e si sono presentate vestite da tibetane il giorno dopo. Davvero molto belle. :-)))

I tibetani, i mongoli erano con tutte le familie. Ma in genere c'erano molte persone con figli anche piccolissimi. Si sentivano tutte le lingue del mondo forse. E c'erano anche molte persone con le sedie a rotelle -ed anche ancora più numerosi il giorno dopo, credo.

La sala era piena. Si dice che c'erano 9000 persone. Dalai Lama era molto divertito quando raccontava che stamattina a sorpresa ha visitato il Duomo. Ah, no, questo era il secondo giorno. Ma comunque era molto contento, scherzava, rideva.

Lui parlava a tutti quanti, rappresentanti di tutte le religioni -christiani, musulmani etc.

Ci hanno detto che non si può portare macchine fotografiche, ma tutti facevano fotografie addirittura durante gli insegnamenti. Io ho fatto alcune foto con il mio cellulare. Ma per dire la verità nessuno ha controllato niente e non dicevano niente.