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martedì 21 giugno 2011
Simbolismo nella Meditazione
Un po' mi sono liberata dai impegni di ultimi mesi e finalmente sono tornata alla pratica. E' successo da sè, spontaneamente. Ho incominciato a recitare le mantra principali prima di addormentarmi. Mi piace quando -se mi sveglio di notte- scopro che continuo la recitazione anche nel sonno. E' veramente bello. Poi, qualche giorno dopo, scopro che questa "ripresa" coincideva con l'anno nuovo tibetano. E' stato un piacere enorme, anche perchè si dice che i meriti aumentano -chissà, forse aumenteranno tanto che succederà un miracolo ed io potrò partecipare almeno ad un ritiro quest' anno...
Tutti nostri Maestri ci ripetono sempre che parole, gesti ed "accessori" non sono altro che aiuti per la nostra mente. Infatti, la mente addestrata non ha bisogno di tutti rituali. Io ho notato che ci sono alcune cose che mi fanno la pratica molto più facile. Per esempio i mudra delle offerte.
Si dice che le offerte mentali sono molto più validi rispetto a quelle "naturali" ed è semplice offrire qualcosa. Ma quando faccio i mudra delle offerte, mi trovo nello stato giusto più facilmente.
Io credevo che i suoni dovrebbero essere molto di aiuto nella meditazione. Ho fatto un po' di "sforzi" e mi ho regalato strumenti. Ma non è andato come lo avevo aspettato. Anzi, proprio niente. Ascoltando il suono io sono affascinata, mi piace la sua purezza, mi piaciono le vibrazioni... ma tutto quà. Neanche un accenno allo stato meditativo. Forse perchè ho educazione musicale classica e la musica la vedo da un'altro punto di vista.
Ho provato con i mala. Sono anche diventata "mala-dipendente" perchè la mia mente associa mala con il rilassamento. Prendere mala in mano mi aiuta a rilassarmi.
Infine ho scoperto la reazione interessante del corpo ...ai colori. Immaginare il colore connesso con una particolare meditazione crea una connessione diretta con lo stato meditativo.
Ecco che finalmente ho capito il significato della figura del Guru, la connessione al Guru. Ed ecco perchè ci vuole la trasmissione diretta.
domenica 19 giugno 2011
Dopo Il Ritiro
Non sò precisamente come si chiama questo tipo di pittura. Una volta mi dicevano che ci sono due tipi preziosi -quella sul oro e sul nero. Avevo una foto di pittura sul nero, devo vedere dove stà.
Anche se questa volta sono stata poco al ritiro, ho reazione abbastanza forte lo stesso:
dopo i ritiri sono sempre diversa. Sembra che la vita passa in un'altra dimensione.
Un amico ha pubblicato oggi alcuni citazioni da Yeshe Namkhai. Cercherò di tradurre quello che mi è sembrato eccezzionale.
La nostra mente può creare quello che vuole. E' un flusso ininterrotto, esso stà creando sempre qualcosa. Quando accettiamo o rifiutiamo qualcosa, nasce emozione. E poi emozione ostruisce completamente la realtà.
Noi non siamo in grado di fermare la mente.
La nostra realtà è basata sulla mente.
...
C'è Insegnamento e questo significa che c'è Maestro e Discepolo. Il compito del Maestro è di insegnare. Il compito del Discepolo è di ascoltare. Come potete ascoltare se lo state giudicando?
...
In realtà un ostacolo significa che non c'è comprensione. Se c'è un ostacolo vuol dire che non c'è comprensione del Sorgente Superiore.
Se io penso che qualcosa è un problema, quetso crea tensione. Tensione non significa ostacolo, ma un cambiamento dello stato. Qualcosa che non mi è piaciuto subito diventa un problema.