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venerdì 14 dicembre 2012
Come Possiamo Aiutare la Natura
Perchè tutti oggetti contengono esseri senzienti che vivono dentro, noi dobbiamo aver cura di tutta la natura. Se noi daneggiamo un albero, noi facciamo male non soltanto alla forma fisica ma anche ai spiriti che la abitano. Se inquiniamo un fiume, che non viene considerato un essere senziente, facciamo male a molti esseri senzienti che lo abitano.
Ecco perchè è così tanto importante nella tradizione Bon fare offerte ai spiriti. Specialmente ai spiriti locali, ai spiriti dell' acqua, dell'albero, delle pietre etc.
Come possiamo salvaguardare la natura?
Pensiamo che vivamo in centro di un mandala dove tutti gli oggetti della terra sono ornamenti della nostra casa. Da un lato c'è sole, dall'altro lato c'è luna. Ed anche stelle e pianete.
Dobbiamo prenderci cure di tutti gli oggetti ce ci sono nella nostra casa: delle piante, delle pietre. Communicare con le piante, con i fiori... Siamo i più forti e più inteligenti nella nostra casa e per questo dobbiamo aver cura di tutti gli altri.
In questi tempi ci sono molti disastri naturali causati dai 5 elementi. Secondo me, questo è dovuto al fatto che abbiamo distrutto le case dei spiriti senza forma. Noi distruggiamo le montagne, inquiniamo i fiumi e gli oceani etc etc. I Spiriti che abitavano tutto questo sono arrabbiati come saresti arrabbiati voi se qualcuno vi distruggerebbe la casa e ruberebbe i vostri beni. Secondo me, tutti quelli che fanno offerte ai spiriti dovrebbero farne più possibile. Allora fatele per favore."
Molto libera traduzione del articolo "Yungdrung Bon, Tibetan Plant Medicine, and the Natural World – An Interview with Geshe Chaphur Rinpoche"
giovedì 29 novembre 2012
Bon-po Thrul-khor traduzione del video
Geshe Rinchen Tenzin è un monaco e medico tibetano. Questa è una registrazione del suo insegnamento
pubblico.
Prefazione
dalla pagina http://rutracker.org/forum/viewtopic.php?t=3328207
1 questo insegnamento non si può vendere. GesceLa ha acconsentito di dimostrare questi esercizi perchè tutte le persone possono avere questo insegnamento gratuitamente.
2 Questi esercizi devono essere fatti soltanto osservando il modo di respirare spiegato nel video. Respiro corretto fà parte della energetica sana.
Tutti gli esercizi si fanno per curare le malattie ma anche per eliminare tutti tipi di ostacoli comprese emozini negative. Se si fanno in modo regolare.
Questi esercizi funzionano soltanto se il praticante fà le meditazioni e ripete i mudra regolarmente.
Una volta raggiunto lo stato di purificazione, il praticante può entrare nello stato naturale.
Lo scopo è di dimorare rilassato , naturalmente senza tensioni ma in completa presenza.
Nel Thrul-khor la parte principale è la meditazione, esercizi sono per usarli insieme alla meditazione. Ogni scuola ha un proprio complesso di esercizi.
3 Sisteme Thrul-khor sono state create per aumentare positività nel corpo e nella mente.
I 5 elementi corrispondono sia agli organi del corpo che alle emozioni positive e negative.
La prima parte del insegnamento Thrul-khor Bon è l' introduzione nel respiro. Seconda parte, più energica, mette in equilibrio sia gli elementi che le malattie.
4 Questi esercizi devono essere fatti con attenzione così come vengono spiegati dai lama perchè possono portare agli effetti negativi. E' questo il motivo perchè i lama non li spiegavano volentieri. Questi pericoli sono legati alla energia più che ai possibili dolori muscolari.
E' proprio per questo non si deve esagerare nè con i ritenzioni del respiro, ne con quantità di ripetizioni degli esercizi. Queste energie possono dirigere i venti nei canali sbagliati e questo potrebbe creare gravi danni alla salute.
Questi esercizi sono molto potenti e farli in modo sbagliato anche per un breve periodo può portare a insonnia,depressione, stress, ansia ed anche problemi di digestione.
Le techniche del respiro influenzano il sistema energetico molto di più rispetto ad esercizi fisici, loro harmonizzano gli elementi ed è per questo che la pratica Thrul-khor ha un potenziale enorme per la guarizione e bilanciamento del corpo, dell'anima. Non ci vuole grande forza nè flessibilità ma nonostante ciò i flussi di prana si ripristinano e questo aiuta poi nella meditazione che purifica la mente e permette di arrivare ai stati mentali puri.
E' molto importante capire che lo scopo di tutto questo lavoro non è soltanto la guarizione fisica ma anche sviluppo harmonico della persona che è importante per raggiungere lo stato naturale.
Nello Yoga Tibetano i movimenti si devono assolutamente essere abbinare alle ricetazioni di mantra e meditazioni, quelli che appartengono alla propria linea di trasmissione.
Facendo questi esercizi si raggiunge rilassamento ma anche concentrazione e presenza.
Questa è la traduzione della PRIMA parte
Per iniziare delle malattie del vento
ci sono 5 venti. Il primo è quello che mantiene la vita e con questo sono collegati i movimenti della testa. Questo vento si trova nella parte superiore della testa
(1) Ci sediamo con la mano sinistra sopra la mano destra, pollice preme la base del anulare.
Leggera inspirazione aria scende nella pancia.
Esercizio si fà 3,5,7 volte ogni movimento della testa.
Scuotere le arti espirare per la bocca.
(2) Il vento ascendente.
La posizione è la stessa
con questi movimenti si deve buttare fuori ad uno ad uno le ditta. Prima mano destra, poi mano sinistra.
Scuotere le arti, espirare.
(3) il vento ognipervadente.
questo vento si trova dappertutto nel corpo.
Inizio lo stesso. Inspirare, far scendere il vento nella pancia.
Cerchiamo toccare il ginochio con la spalla
movimenti dispari
espirare per la bocca e scuotere gli arti
Movimenti non troppo frequenti ma non proprio rilassati.
(4)il vento che assomiglia il fuoco.
questo esercizio si può fare anche sulla sedia.
L'esercizio incomincia come primi ma dopo ispirazione si espira e la pancia viene tirata dentro. Si può fare movimenti con la pancia: destra/sinistra, avanti/indietro, alto/basso.
Mantenere la pancia tirata dentro finquando si riesce, o fino al sudore.
Inspirare per il naso.
(5) il vento che và giù
non è possibile far vedere l'esercizio perchè è legato ai movimenti con l'ano.
Ci sono due esercizi.
(5a) Il primo si fà se uno non riesce defecare, urinare, non ci sono mestruazioni
Inspirare. Con sforzo cercare di spingere il respiro giù, fuori.
Inspirare, far scendere l'aria giù e stringere/rilassare l'ano.
Si fanno sempre dispari volte dopodichè scuotere e espirare come prima.
(5b) Il secondo si fà se, al conrario, c'è diarea, urina troppo, le mestruazioni sono prolungate.
Come nel esercizio del vento che assomiglia fuoco, espirare completamente tutta l'aria, tirare dentro la pancia.
Dopodiche stringere/ rilassare l'ano.
Questi sono 5 tipi di esercizi contro le malattie dei venti.
(6) Adesso l'esercizio che và bene per tutti i tipi di malattie.
L'esercizio "come beve uccello"
espirare,trattenuto il respiro si fà l'esercizio, dopodichè si espira e si scuotono gli arti facendo così rilassare i canali.
(7) L'esercizio generale per la malattie del muco.
inspiriamo, facciamo scendere l'aria nella pancia,
Dobbiamo toccare il ginocchio con la spalla come Yak incorna. Si gira la testa e si guarda in una direzione.
Malattie di bile.
(8) Attenzione ai pollici. Vanno in avanti.
Inspiriamo, facciamo scendere l'aria,
saltino, toccare ginocchio con la spalla
Esercizio per le malattie del calore
inspirare, alzarsi sulle punta dei piedi... (continua nel video due)
Questa è la veloce traduzione della SECONDA parte
(1) esercizio si fà quando uno ha malattie di calore. Si fà l'esercizio di 7 parti: inspirare,mettersi sulle punte di piedi, girare il corpo insieme alla testa a destra a sinistra indietro e poi saltare. Se uno ha malattie di calore, questo è molto efficiente. Si fà 7 volte
Le malatie di freddo
(2) esercizio due tipi di esercizi. Inspirare, scendere il respiro nella pancia (anche in primo esercizio -ho dimenticato). Fine del esercizio espirare per la bocca e scuotere le arti. La mano assolutamente toccare sotto l'ascella, il piede tocca il ginocchio.
Un'altro tipo di esercizio (3) ma se non c'è superficie dura farà male. Questo và bene per le malattie del vento. Inspirare, scendere il respiro nella pancia e fare questi salti durante ritenzione del respiro aiutandosi con le mani e gambe. Scuotere ed espirare per la bocca. Saltare 7 volte. Ma se siete vecchi o malati, si può fare 3 o 5 volte. Questi due esercizi quando c'è malattia del freddo.
(4) inspirare, trattenere il respiro, scendere nella pancia, muovere i braccia. Quando la mano tocca le costole stringere il pugno. Finire espirando per la bocca. L'esercizio (4) và bene se le braccia non si muovono molto bene, quando ci sono dolori delle giunture.
(5) durante la ritenzione del respiro quantità dispari di movimenti. Questo se la pressione è alta e ci sono dolori nella schiena e parte superiore del corpo
(6) questo esercizio si deve dare i colpi là dove fà male, dov'è c'è dolore. Inspirare, scendere nella pancia, trattenere, si fà mudra. Espirare e scuotere le arti.
mercoledì 28 novembre 2012
domenica 25 novembre 2012
Dimorare Felicemente nel Momento Presente
Praticheremo il respiro consapevole respiro per essere consci di quello che succede quì ed adesso. Siamo determinati di imparare l'arte della vita consapevole con l'aiuto di fantastici, rifrescanti e curativi elementi che ci sono dentro e attorno a noi in ogni situazione.
In questo modo saremo capaci di coltivare semi di gioia, pace, amore e comprensione di noi stessi in questo modo facendo più facile il lavoro di trasformazione e cura della nostra coscienza.
Siamo consapevoli che la felicità dipende prima di tutto dalla nostra attitudine mentale e non dalle condizioni esterni e che possiamo vivere felicemente nel momento presente semplicemente ricordando che già abbiamo più che sufficienti condizioni per essere felici.
Dwelling Happily in the Present Moment
Aware that life is available only in the present moment, we are committed to training ourselves to live deeply each moment of daily life. We will try not to lose ourselves in dispersion or be carried away by regrets about the past, worries about the future, or cravings, anger, or jealousy in the present. We will practice mindful breathing to be aware of what is happening in the here and now. We are determined to learn the art of mindful living by touching the wondrous, refreshing, and healing elements that are inside and around us, in all situations. In this way, we will be able to cultivate seeds of joy, peace, love, and understanding in ourselves, thus facilitating the work of transformation and healing in our consciousness. We are aware that happiness depends primarily on our mental attitude and not on external conditions, and that we can live happily in the present moment simply by remembering that we already have more than enough conditions to be happy.
venerdì 23 novembre 2012
Articoli su Pratiche Chod in Tibet
Per conservare anche in questo blog il post che ha aggiunto Luca stamattina, ho deciso di coppiarlo quà. Perdonatem,i ma visto che nel web tutto è "volatile" e non si trova niente di quello che dovevi conservare se non lo hai messo in un posto dove nessuno può cancellarlo tranne te stesso, coppio sia il post di Luca che l'articolo che ci ha segnalato.
DorjePizza Di PizzalandiaMartino Nicoletti, Chod, Il sacrifico di sé.
Nel cuore delle montagne himalayane, ancor oggi, alcuni rari officianti religiosi appartenenti all’antica fede prebuddhista tibetana del Bön, compiono un lungo pellegrinaggio rituale attraverso i “luoghi di potere” della regione del Dolpo. Siti sacri abitati da divinità montane, geni e spiriti delle acque. Luoghi selvatici, infestati da demoni e pericolosi fantasmi dall’indole violenta.
In un universo avvertito come una costante e delicata interazione tra la dimensione umana e quella delle potenze invisibili, il pellegrinaggio ha come principale obiettivo la pacificazione degli spiriti locali, così da rinsaldare eventuali lacerazioni nelle relazioni tra i due mondi. Il viaggio – la cui durata può tradizionalmente variare tra i 7 e i 108 giorni – ha infatti spesso luogo per scongiurare il pericolo di epidemie, come forma di esorcismo o come prassi terapeutica nei riguardi di specifiche malattie causate da entità sovrannaturali.
Nel corso del pellegrinaggio gli officianti, destata l’attenzione degli spiriti attraverso atti violenti di provocazione, ne evocano la presenza servendosi di strumenti musicali magici: trombe ricavate da femori umani (kangling) e tamburelli a clessidra (damaru) le cui casse sono costituite da crani. Nella tradizione liturgica tibetana a questi strumenti musicali è attribuita una specifica valenza evocatoria, con particolare riguardo agli spiriti connessi con la dimensione funeraria o alle entità appartenenti al pantheon “irato”.
Nucleo centrale del viaggio è l’officio reiterato di un rituale meditativo di autosacrificio, il chöd (lett. “tagliare”): l’officiante, dopo aver invitato a convegno una folta schiera di esseri invisibili di varia natura e livello gerarchico, visualizza il proprio corpo come interamente smembrato da una divinità femminile di saggezza (dakini). Le varie parti, dopo essere state sezionate, gettate in un immenso calderone e opportunamente cotte, sono trasmutate in sostanze pure e “nettare d’immortalità”, così da essere offerte in nutrimento agli invitati nel corso di un singolare banchetto cerimoniale.
Al di là del suo aspetto esteriore – di offerta sacrificale alle entità locali – il chöd rivela profonde implicazioni filosofiche, connesse con la nozione di compassione universale (bodhicitta). In questo senso, il sacrificio costituisce una rara occasione per beneficiare spiritualmente gli esseri viventi privi di un corpo materiale, ancora prigionieri delle fitte trame del samsara, il ciclo ininterrotto di nascite e morti.
In un senso ancora più profondo, la cerimonia, attraverso il totale dono di sé agli esseri invisibili, si propone di recidere radicalmente l’attaccamento del praticante al corpo fisico e l’identificazione con il proprio illusorio Ego individuale. Gli immateriali nemici di ogni autentico progresso spirituale.
Guarda un demo del corto.
Kulunge Super 8: di Martino Nicoletti, UK, 6 min., lingua inglese, Produzione “Stenopeica” (Glasgow – Bologna), © Martino Nicoletti, 2008.
E questo è l'altro articolo se poi riesco a coppiarlo---
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache%3ABLJpZJkKF08J%3Aaisberg.unibg.it%2Fbitstream%2F10446%2F26686%2F1%2FTESI_Vrech.pdf+chod+bergamo&cd=3&hl=it&ct=clnk&gl=it&client=safari
mercoledì 21 novembre 2012
Amore e Compassione è la Nostra Pratica Non i Litigi
Ho già detto e ri-detto: ragazzi, ma perchè a posto di girare tutto il web con il vostro Jihad personale -tu guarda che la persona ha trovato l'unica forse in questo blog citazione dall'articolo di Luca!!!!! per esprimere il proprio discontento anche quì! Incredibile! Quanta passione ed energia che poteva essere spesa decisamente in un modo molto migliore! Specialmente se la persona in questione è davvero una praticante Dzog Chen.
Federica, ma non hai un quaderno dove hai scritto le note dell'insegnamento che hai seguito?
Perchè non prendi questo quaderno e non fai un bel ritiro mettendo in pratica le parole del Maestro?
Fammi stò piacere, vieni quà per parlare di PRATICA che tu fai a casa tua fra un ritiro ed altro, di ritiri che hai fatto.
Per tutto il resto ci sono Facebook, molteplici Forum etc.
Noi quà STUDIAMO e FACCIAMO LE NOSTRE PRATICHE, aiutiamo l'un l'altro per poter arrivare ai prossimi ritiri al livello più alto.
Noi quà pratichiamo Amore e Compassione.
La nostra religione è la Benevolenza.
E questo per noi si chiama Dzogchen
mercoledì 14 novembre 2012
Le sei montagne sacre del Bon
Tsewang Rigdzin e la consorte Nyima Obar insieme con le sei montagne sacre della religione Bon.
Questa rappresentazione delle pratiche di meditazione e rituali di
accompagnamento derivano da un testo Bon rivelato tesoro scoperto da Terton Bonzhig Yungdrung Lingpa (1346-1405),
considerato da molti essere identici per i buddisti Terton Dorje Lingpa. (Vedi pagina principale Tsewang Rigdzin per più
immagini).
"E MA HO! In mezzo a un
eterno immutabile [yungdrung] palace c’è un trono supportato dal leone, elefante, cavallo,
drago e kyung (garuda).
Sopra un loto, Sole, Luna ed un cadavere, appare seduta forma di Tsewang Rigdzin, marrone, nudo,
seduto in una mezza posizione , indossa una pelle di tigre, ornamenti elle ossa, nastri di seta, un
ornamento di fiori legato [nei capelli], in maniera felice, orecchini d’oro e i bracciali . Nella della
mano di destra è un gioiello che
soddisfi i desideri e tutte le esigenze;
a sinistra una tazza del cranio di potenza, arancio all'interno, riempito con
gli accumuli di due meravigliosi; un tesoro di potere e di conquiste di devoti
seguaci, tre occhi - guardando verso il cielo che caratterizzano la repressione
della nascita e della morte; Sgomberata, allegramente seduti su un cadavere,
deselezionando l'oscurità con le sfere del sole e della luna, metodo e saggezza.
Avendo un sede trono del loto, bella e perfetta di cinque [animali], i cinque
veleni sono auto-liberati. "
"E MA HO! Poi, il giro
di sinistra è la madre Kandroma Nyima Obar, consorte segreta, la
potere della natura- di colore rosso , nuda, con gioielli e ornamenti dell'osso.
Sulla sommità della testa è una faccia di maiale clamoroso con il suono della
verità [Bon]; i capelli in una treccia, e Indossi orecchini d'oro. Il diritto
[mano tiene] un coltello curvo abbracciando il padre; la sinistra offre una
tazza del cranio [pieno] sangue."
"... e nell loro cerchio sono quattro famiglie delle Kandrome; con corpi di colore bianco, verde, rosso e blu in
, i capelli a ciuffi, ornato con nastri fluenti e ornamenti in osso e gioielli.
In mani destri tengono i coltelli curvi e i sinistri coppe di cranio pieno di sangue, cullando
katvanga [pentagrammi e standing] in una postura della
danza." [ dbang bod yul ma, )
In alto al centro sono
delle divinità ed i raffigurazioni delle quattro personalità distinte; Drenpa Namka - il padre, Tsewang Rigdzin e Yungdrung Tongdrol - i fratelli
gemelli e infine la consorte che abbraccia Drenpa
Namka - la madre dei due gemelli. In questa tradizione
Bonpo Yungdrung Tongdrol è inteso come identico alla figura importante di
buddhisti del Padmasambhava.
Le tre figure volanti
sul lato destro della composizione e tre a sinistra sono sei differenti
emanazioni di Tsewang Rigdzin raffigurante il suo viaggio a sei Sacri Monti a
beneficio degli esseri e superare gli ostacoli e gli spiriti maligni. Le sei
montagne sono [1] Tise (Kailash), Gyingri [2] Sutlej, Ngeden Pori [3], [4] Yungdrung Sabten, Giovy Shenri [5] e [6] Chugmo Pari.
In basso a sinistra
[destra] è la principale divinità di protector Bon
Sipai Gyalmo, nero di
colore, con tre facce e sei mani. In questa forma, unica a questo rilevato testo
tesoro dello Tsewang Rigdzin, lei cavalca in cima un orso dell'Himalaya. Normalmente Sipai Gyalmo cavalca un mulo rosso o nero.
Jeff Watt 14 febbraio
2008
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giovedì 8 novembre 2012
I Mantra del Cuore di Yungdrung Bon
Ho deciso a questo punto di ricordare quì i mantra in questione e tradurre le poche righe del messaggio perchè sarebbe forse utila di ricordarle a tutti noi.
A proposito, ho trovato questo interessantissimo sito ma non ho tempo di fare la traduzione completa perciò consiglio di usare Google traduttore o altrimenti chiedere il passo preciso che si deve tradurre (ngondro preliminary practicies )
E quì si può ascoltare i 3 mantra (i or le??????) Mantra
Questi mantra prendono parte alla purificazione della mente e la sua pacificazione. Loro anche promuovono la guarizione delle ferite da ignoranza, desiderio, paura, orgoglio, e loro aumentano la motivazione per prendere la via dell'Illuminazione, il Regalo più prezioso.The three essential mantras, or « heart mantras », belong to the Preliminaries practices of the Zhang Zhung nyen gyü tradition, as such they take part to the purification of the mind and to its peacefulness.They also promote the healing of wounds linked to ignorance, desire, anger, pride,and they increase the motivation to take the path leading to Enlightenment, the most precious Gift. (Shenten)
OM MA TRI MU YE SA LE DU
martedì 16 ottobre 2012
Conferenza “Tibet: una civiltà ferita”
Riguardo a venerdì abbiamo organizzato una conferenza “Tibet: una civiltà ferita”
Sabato e domenica è prevista una sorta di volantinaggio per sensibilizzare i cittadini della totale faziosità della mostra che inzia appunto sabato a Treviso “Tibet: tesori dal tetto del mondo”. il curatore infatti lavora da anni in e per la Cina e con questa mostra vuole dire la sua “ vera storia del Tibet” descrivendo i tibetani come terroristi e definendo il Dalai Lama come “il capo di una setta che pratica magia nera” ecc.ecc…
Ti segnalo questo video intervista rilasciato dal curatore http://www.youtube.com/watch?v=cfNxp12kRHk
Altre info su http://www.italiatibet.org/index.php?option=com_content&view=article&id=877:tibet-una-civilta-ferita&catid=46&Itemid=113
ti prego almeno di diffondere l’iniziativa e sensibilizzare chi conosci sulla propaganda che viene fatta attraverso questa importante mostra dando così una visione del tutto distorta del tibet, della sua cultura e del buddhismo….
Ti ringrazio per la tua attenzione,
Un abbraccio,
Elisabetta
TORCE UMANE IN TIBET
Questa pagina copiata dal sito di Associazione Italia-Tibet mi ha lasciato... non saprei neanche esprimere le mie emozioni. Avete visto l'ultima data? E' il 13 ottobre, pochi giorni fà...
Questi i tibetani che si sono auto immolati:
Nome: Tamdrin Dorjee
Età: 52 anni
Laico
Località: Tsoe - Amdo
Data della protesta: 13 ottobre 2012
Deceduto sul luogo della protesta
Nome: Sangay Gyatso
Età: 27 anni
Laico
Località: Tsoe - Amdo
Data della protesta: 6 ottobre 2012
Deceduto sul luogo della protesta
Nome: Gudrup
Età: 43 anni
Laico
Località: Nagchu
Data della protesta: 3 ottobre 2012
Deceduto sul luogo della protesta
Nome: Yungdrung
Età: 27 anni
Laico
Località: Zatoe (Yushul)
Data della protesta: 29 settembre 2012
Deceduto
Nome: Lobsang Kalsang
Età: 18 anni
Monaco presso il monastero di Kirti
Data della protesta: 27 agosto 2012
Località: Ngaba
Deceduto
Nome: Damchoe
Età: 18 anni
Ex monaco del monastero di Kirti
Località: Ngaba
Data della protesta: 27 agosto 2012
Deceduto
Nome: Tashi
Età: 21 anni
Laico (ex monaco di Kirti)
Data della protesta: 13 agosto 2012
Località: Ngaba
Deceduto
Nome: Luntok
Età: 20 anni
Monaco del monastero di Kirti
Località: Ngaba
Data della protesta: 13 agosto 2012
Deceduto
Nome: Choepa
Età: 24 anni
Laico
Data della protesta: 9 agosto 2012
Località: Me’uruma (Ngaba)
Deceduto
Nome: Dolkar
Età: 26 anni
Laica – ottava donna ad auto immolarsi
Data della protesta: 7 agosto 2012
Località: Amdo Kanlho
Deceduta
Nome: Lobsang Tsultim
Età: 21 anni
Monaco del monastero di Kirti
Data della protesta: 6 agosto 2012
Località: Ngaba
Deceduto
Nome: Lobsang Lozin
Età: 18 anni
Monaco del monastero di Gyalrong Tsodun Kirti
Data della protesta: 17 luglio 2012
Località: Barkham
Deceduto all’istante
Nome: Tsewang Dorjee
Età: 22 anni
Laico
Data della protesta: 7 luglio 2012
Località: Dhamshung (Tibet Centrale)
Deceduto il giorno stesso in ospedale
Nome: Dickyi Choezom
Età: 40 anni, madre di due figli
Laica
Data della protesta: 27 giugno 2012
Località: Keygudo (Tibet orientale)
Ricoverata all’ospedale di Siling
Nome: Ngawang Norphel
Età: 22 anni
Laico
Data della protesta: 20 giugno 2012
Località: Contea di Jyekundo
Deceduto il 22 luglio 2012
Nome: Tenzin Khedup
Età: 24 anni
Laico
Data della protesta: 20 giugno 2012
Località: Contea di Jyekundo
Deceduto all’istante
Nome: Tamding Thar
Età: tra i 50 e i 60 anni
Laico
Data della protesta: 15 giugno 2012
Località: Chentsa
Deceduto all’istante
Nome: Rikyo
Età: 33 anni – madre di tre figli
Laica
Data della protesta: 30 maggio 2012
Località: Zamthang (o Dhzomtung ) - Ngaba
Deceduta all’istante
Nome: Dorjee Tseten
Età: 19 anni
Laico
Data della protesta: 27 maggio 2012
Località: Lhasa
Deceduto il 7 luglio
Nome: Dargye
Età: 22 anni
Laico
Data della protesta: 27 maggio 2012
Località: Lhasa
Ricoverato all’ospedale
Nome: Choephag Kyab
Età: 20 anni
Laico
Data della protesta: 19 aprile 2012
Località: Zamthang (o Dhzomtung ) - Ngaba
Deceduto all’istante
Nome: Sonam
Età: 20 anni
Laico
Data della protesta: 19 aprile 2012
Località: Zamthang (o Dhzomtung ) - Ngaba
Deceduto all’istante
Nome: Dhondup Phuntsok
Età: 26 anni
Laico
Data della protesta: 2 aprile 2012
Località: Calcutta (India)
Annegato nelle acque del Gange
Nome: Chime Palden
Età: 21 anni
Monaco del monastero di Tsodun Kirti
Data della protesta: 30 marzo 2012
Località: Barkham (Prefettura Autonoma di Ngaba)
Deceduto
Nome: Tenpa Dargyal
Età: 22 anni
Monaco del monastero di Tsodun Kirti
Data della protesta: 30 marzo 2012
Località: Barkham (Prefettura Autonoma di Ngaba)
Deceduto il 7 aprile 2012
Età: 20 anni
Monaco del monastero di Kirti
Data della protesta: 28 marzo 2012
Località: Cha (Prefettura Autonoma di Ngaba)
Morto all’istante
Nome: Jamphel Yeshi
Età: 27 anni
Laico
Data della protesta: 26 marzo 2012
Località: New Delhi (India)
Deceduto il 28 marzo 2012
Nome: Sonam Dhargey
Età: 43 anni
Agricoltore
Data della protesta: 17 marzo 2012
Località: Rekbong
Morto all’istante
Nome: Lobsang Tsultrim
Età: 20 anni
Monaco del monastero di Kirti
Data della protesta: 16 marzo 2012
Località: Ngaba
Deceduto il 19 marzo
Nome: Jamyang Palden
Età: 34 anni
Monaco del Monastero di Rongwo
Data della protesta: 14 marzo 2012
Località: Rongwo
Deceduto il 29 settembre 2012
Nome: Gepey
Età: 18 anni
Monaco del Monastero di Kirti
Data della protesta: 10 marzo 2012
Località: Ngaba
Deceduto all'istante
Nome: Dorjee
Età: 18 anni
Laico
Data della protesta: 5 marzo 2012
Località: Cha Shang (Prefettura di Ngaba)
Deceduto all'istante
Nome: Tserin Kyi
Età: 18 anni
Studentessa
Data della protesta: 3 marzo 2012
Località: Nyima (Contea di Machu)
Deceduta all'istante
Nome: Rinchen
Età: 33 anni
Laica - madre di 4 figli
Data della protesta: 4 marzo 2012
Località: Ngaba
Deceduta all'istante
Nome: Nya Drul
Età: 18 anni
Monaco del monastero di Dzomthum (Ngaba)
Data della protesta: 19 febbraio 2012
Località: Ngaba
Deceduto
Nome: Dhamchoe Sangpo
Età: 38 anni
Monaco del monastero di Ewam Tare Shedrup Dhargey Ling (Amdo)
Data della protesta: 17 febbraio 2012
Località: Bongthak
Deceduto
Nome: Lobsang Gyatso
Età: 19 anni
Monaco del monastero di Kirti
Data della protesta: 13 febbraio 2012
Località: Ngaba
Non sono note le sue condizioni
Nome: Tenzin Choedron
Età: 18 anni
Monaca del monastero di Mamae Dechen Choekhorling (Ngaba)
Data della protesta: 11 febbraio 2012
Località: Ngaba
Deceduta il 12 febbraio 2012
Nome: Sonam Rabyang
Età: meno di 40 anni
Monaco
Data della protesta: 9 febbraio 2012
Località: La – Contea di Tridu (Prefettura di Keygudo)
In gravi codizioni
Nome: Rinzin Dorjee
Età: 19 anni
Laico: ex monaco di Kirti
Data della protesta: 8 febbraio 2012
Località: Ngaba
In condizioni gravissime – forse deceduto
Nome: Lobsang Jamyang
Età: 21 anni
Laico
Data della protesta: 14 gennaio 2012
Località: Ngaba
Morto all’istante
Nome: Sonam Wangyal (detto Lama Sopa)
Età: 42 anni
Monastero: Nyanmo – Dharlang – Tibet orientale
Data della protesta: 8 gennaio 2012
Località: Dharlang
Morto all’istante
Nome: Pawo Tsultrim
Età: 20 anni
Monastero: ex monaco di Kirti (Ngaba)
Data della protesta: 6 gennaio 2012
Località: Ngaba
Deceduto il 7 gennaio
Nome: Pawo Tenyi
Età: 20 anni
Monastero: Kirti (Ngaba)
Data della protesta: 6 gennaio 2012
Località: Ngaba
Morto all’istante
Nome: Tenzin Phuntsog
Età: 46 anni
Monastero: ex monaco del monastero di Karma
Data della protesta: 1 dicembre 2011
Località: Chamdo – Regione Autonoma Tibetana
Morto il 6 dicembre 2011
Nome: Palden Choetso
Età: 35 anni
Monastero: Gaden Choeling
Data della protesta: 3 novembre 2011
Località: Kham Tawo
Morta all’istante
Nome: Dawa Tsering
Età: 38 anni
Monastero: Kardze Monastery
Data della protesta: 25 ottobre 2011
Località: Kardze
In condizioni gravissime
Nome: Tenzin Wangmo
Età: 20 anni
Monastero: Dechen Choekorling nunnery
Data della protesta: 17 Ottobre 2011
Località: Ngaba
Morta in loco
Nome: Norbu Damdrul
Età: 19 anni
Monastero: ex Monaco di Kirti
Data della protesta: 15 Ottobre 2011
Località: Ngaba
Deceduto il 5 gennaio 2012
Nome: Kayang (Aka Lhungyang)
Monastero: ex Monaco di Kirti
Età: 18 anni
Data della protesta: 7 Ottobre 2011
Località: Ngaba
Morto l’8 Ottobre
Nome: Choephel
Monastero: ex Monaco di Kirti
Età: 19 anni
Data della protesta: 7 Ottobre 2011
Località: Ngaba
Morto l’11 Ottobre
Nome: Kelsang Wangchuk
Monastero: Kirti monastery
Età: 17 anni
Data della protesta: 3 Ottobre 2011
Località: Ngaba
Ricoverato in ospedale
Nome: Lobsang Kunchok
Monastero: Kirti monastery
Età: 18 o 19 anni
Data della protesta: 26 Settembre 2011
Località: Ngaba
Ricoverato in ospedale
Nome: Lobsang Kelsang
Monastero: Kirti monastery
Età: 18 o 19 anni
Data della protesta: 26 Settembre 2011
Località: Ngaba
Ricoverato in ospedale
Nome: Tsewang Norbu
Monastero: Nyitso monastery, Tawu county, Kardze, Sichuan
Età: 29 anni
Data della protesta: 15 August 2011
Località: Tawu
Morto all’istante
Nome: Phuntsok
Monastero: Kirti monastery
Età: 21 anni
Data della protesta: 16 March 2011
Località: Ngaba
Morto il 17 marzo
Nome: Tapey
Età: 24 anni
Monaco del monastero di Kirti
Data della protesta: 27 febbraio 2009
Località: Ngaba
Deceduto
Associazione Italia-Tibet
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