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martedì 9 settembre 2014
Introduzione allo Yungdrung Bön
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI RIVOLGERSI a
Lia Di Domenico liamait@yahoo.it Tel. 3392969108
Clelia Camerlingo Tel 3661756146 Clelia_60@msn.com
Lo Yungdrung Bön è la più antica tradizione spirituale del Tibet, se non addirittura la più antica religione ancora praticata nel mondo. Originata nella regione dell’Asia Centrale, è giunta attraverso i secoli fino a noi, dal Buddha Tonpa Shenrab, per il tramite di una trasmissione ininterrotta da maestro a discepolo. Nel corso della sua storia plurimillenaria, questa ricca e profonda tradizione si è diffusa entro vaste aree dell’Eurasia, dove fu praticata da moltissime persone. Col tempo, ha cointessuto le specificità culturali di molte nazioni, forgiando le specificità culturali di ciascuna. Il fondatore dell’antica tradizione spirituale dello Yungdrung Bön fu il Buddha Tonpa Shenrab, nato nel 16017 a.C. nel palazzo Barpo Sogye, situato nel Tagzig Olmo Lungring. Secondo il canone Bön, Gyalbon Thodkar del clan Mu fu suo padre, mentre sua madre fu Yochi Gyldzehedma. I suoi insegnamenti vennero denominati Yungdrung Bön, o “Bön Eterno”, ed i praticanti del Bön vengono detti Bönpo. Il grande Shanrab dedicò tutta la vita alla pratica del Bön Eterno, a beneficio di tutti gli esseri. Si dice che Tonpa Shenrab abbia insegnato il Bön in tre cicli successivi. Per prima cosa, trasmise le “Nove Vie del Bön”. Quindi insegnò i “Quattro Portali ed i Cinque Tesori. Infine rivelò i “Precetti Esterni, Interni e Segreti”. Per “Precetti Esterni” si intende il cammino della rinuncia, o Sutra. Il ciclo interno è quello della trasformazione, o Tantra, mentre il ciclo segreto è il cammino dell’auto-liberazione, o Dzogchen, donde la divisione in Sutra, Tantra, Dzogchen. La pratica dello Dzogchen consiste nel realizzare il fatto che tutti i fenomeni non sono altro che riflessi della Natura della Mente, e che in essa possono quindi dissolversi. Così si realizza la vera auto-consapevolezza, la vera Natura della Mente e l’illuminazione stessa attraverso lo Dzogchen. Il traguardo conclusivo è la trasformazione del corpo fisico nella luce, realizzando il corpo di arcobaleno dello Dzogchen. Sul testo Dzogchen della tradizione Bön, lo Gyalwa
Khenpo Gelek Jimpa, Maestro del Monastero Bonpo Triten Norbutse di Khatmandu NEPAL
il 21 -22-23 Novembre 2014 ad Arco Felice, NAPOLI
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venerdì 5 settembre 2014
Ritiro di Insegnamenti e Pratica DZOGCHEN sull’ Ultimo Capitolo dello GYALWA CHAKTRI
21, 22 e 23 novembre 2014 ci sarà un ritiro di insegnamenti e pratica sul ultimo capitolo di Gyalwa Chaktri Trasmessi da Khenpo Gelek Jimpa Maestro del Monastero Bonpo Triten Norbutse di Khatmandu Nepal
PROGRAMMA
ORARIO DALLE 9.30 ALLE 12.30
PAUSA PRANZO Dalle 14.30 alle 17.30
Luogo del ritiro presso HOTEL S . MARTA Via Montenuovo Licola Patria, 28 ARCO FELICE NAPOLI 80078 tel 0818042405
Munirsi di cuscino o stuoia per la meditazione
Costo del Ritiro è 110 euro
Per chi volesse pernottare nello stesso albergo dove avrà luogo il ritiro i prezzi sono bassissimi compresa la prima colazione.
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI RIVOLGERSI a
Lia Di Domenico liamait@yahoo.it Tel. 3392969108
Clelia Camerlingo Tel 3661756146 Clelia_60@msn.com
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Ubicazione:
80078 Arco Felice NA, Italia
lunedì 23 giugno 2014
Milano - Ritiro Dzogchen Yungdrund Bon 4-5-6-Luglio 2014
avrete ricevuto via mail un invito che vi informa dell'arrivo a Milano di Ponlob Tsangpa Tenzin Rinpoche del monastero di Triten Norbutse, per un lungo fine settimana di insegnamenti, il 4-5-6 luglio. So che questa informazione vi è stata trasmessa in tempi molto brevi.
Ad ogni modo, vi raccomando di partecipare agli insegnamenti, se potete farlo. Ponlob Tsangpa Tenzin è un eccellente maestro, estremamente erudito. Sarebbe magnifico conoscerlo ed essere in connessione con lui. Questa è la sua prima visita in Europa, per trasmettere insegnamenti.
Ci sarà una traduzione diretta dal tibetano in inglese e dall'inglese in italiano.
Vi ringrazio e confido che possiate partecipare
Khenpo Tempa Yungdrung Rinpoche
domenica 15 giugno 2014
Milano, 4-6 luglio 2014 ritiro con Ponlob Tsangpa Tenzin Rinpoche “Le Quattro Cose Eccelse”
https://attachment.fbsbx.com/file_download.php?id=288233381338633&eid=ASuIRnqwD4GchIZsb-1rir_EkXHvUNN-Y1tDy0f6ZmQmCnnYHROb2RhuQzBxchtszw8&inline=1&ext=1402818029&hash=ASsN74j4B2KAPXcS
Di Tapihritsa si può leggere in Bonpedia
Tapihritsa (or Tapahritsa; Wylie: Ta pi hri tsa) was an ordinary person from a nomadic family in the country of Zhang Zhung. The main teacher of Tapihritsa was Dawa Gyaltsen. Tapihritsa practiced for nine years before he attained illumination. The place where he practiced is a holy place outside Mount Kailesh, a place called Senge Tap. After nine years of practice there, Tapihritsa achieved the rainbow body. Tapihritsa was a contemporary of the king of Zhang Zhung, Ligmincha, and the king of Tibet, Tritson Detsun, and other famous yogis of Bon. Nangzher Lopo was a very famous master, a knowledgeable and very accomplished practitioner, famous at that time in Zhang Zhung. Later he became the main student of Tapihritsa. Even though Tapihritsa had been taught by Nangzher Lopo before, Nangzher Lopo had had a problem with pride and had not been fully realized.
Therefore, at this time, Tapihritsa emanated as a young boy and came down to the village where a rich man, Yungdrung Gyal, the main sponsor of Nangzher Lopo, lived. Tapihritsa came in the form of a young boy seeking employment in the family of Yungdrung Gyal, and he served them for a number of years. Nangzher Lopo was meditating on a mountain where there were bushes, and Tapihritsa was taking care of the family's animals. These very places can be identified today in the Western part of Tibet. Today when people go to these powerful places they have a lot of experiences and visions. Some people who don't know the history of the place think they are seeing ghosts or something.
Tapihritsa was carrying a lot of wood in his bag for cooking food. He went to visit Nangzher Lopo to pay respect. Nangzher Lopo hesitated when he saw the behavior of this young boy. The way he was paying respect seemed special and mature, and he thought, "Who is this guy?" So Nangzher Lopo said to the boy that it looked like he had worked through some doctrines and tenets. He asked him, "Who is your teacher and what is your practice? What are you carrying? Why are you behaving this way?" The young boy said, "My teacher is this vision. Visions are my teacher. My practice is thought-less, my meditation is all sentient beings. What I am carrying is my thoughts. I am behaving like this because I am a servant of the family of samsara." Since the young boy answered in that way, Nangzher Lopo was surprised and they entered into a debate. (Source)
sabato 14 giugno 2014
Ritiro a Milano 4-6 Luglio 2014 - Le Quattro Cose Eccelse, secondo gli insegnamenti di Tapihritsa
Le Quattro Cose Eccelse, secondo gli insegnamenti di Tapihritsa
Il giovinetto, che era un’emanazione, espose le istruzioni concernenti le Quattro cose eccelse: “Quando (la mente) non si aggrappa (alle apparenze), queste visioni si auto-libereranno da sé. Perciò, lascia che la tua Consapevolezza intrinseca (rigpa), che è in sé priva di qualsiasi parzialità (o giudizio), trascuri (le visioni) grazie a un benevolo disinteresse. Semplicemente lasciarle andare in questo modo è la prima cosa eccelsa.
Quando il processo di meditazione è privo di concetti (o giudizi), questo soltanto preserva uno stato di chiarezza inerente e perciò si vigila sulle esperienze incontrollate, di modo che queste non permangono (causando distrazione). Vigilare su se stessi (contro le distrazioni) rappresenta la seconda cosa eccelsa.
Quando la tua condotta è priva di attaccamenti (o desideri), eppure vigili in una condizione di distensione, allora le visioni che possono sorgere in ogni momento e luogo sono direttamente recise (lasciate così come sono, senza giudizio ed elaborazione concettuale). La semplice recisione immediata (dei giudizi e dei concetti) rappresenta la terza cosa eccelsa.
Quando non si desidera il frutto o risultato (o non lo si grava di attese), ogni cosa sorge naturalmente e spontaneamente da sé, così com’è. Si consente così che i tratti caratteristici dell’attesa così come dell’ansia (rispetto a ciò che verrà in futuro) si auto-liberino da sé nella loro condizione originaria (che è lo stato di vacuità). Questo solo processo di (auto-) liberazione rappresenta la quarta cosa eccelsa.
Devi ponderare attentamente questi punti (concernenti la visione, la meditazione, la condotta ed il frutto) in modo da valutare se rappresentino la via della chiarezza o della non-chiarezza!”.
Così disse, e rimase lì (sospeso nello spazio).
Quando il processo di meditazione è privo di concetti (o giudizi), questo soltanto preserva uno stato di chiarezza inerente e perciò si vigila sulle esperienze incontrollate, di modo che queste non permangono (causando distrazione). Vigilare su se stessi (contro le distrazioni) rappresenta la seconda cosa eccelsa.
Quando la tua condotta è priva di attaccamenti (o desideri), eppure vigili in una condizione di distensione, allora le visioni che possono sorgere in ogni momento e luogo sono direttamente recise (lasciate così come sono, senza giudizio ed elaborazione concettuale). La semplice recisione immediata (dei giudizi e dei concetti) rappresenta la terza cosa eccelsa.
Quando non si desidera il frutto o risultato (o non lo si grava di attese), ogni cosa sorge naturalmente e spontaneamente da sé, così com’è. Si consente così che i tratti caratteristici dell’attesa così come dell’ansia (rispetto a ciò che verrà in futuro) si auto-liberino da sé nella loro condizione originaria (che è lo stato di vacuità). Questo solo processo di (auto-) liberazione rappresenta la quarta cosa eccelsa.
Devi ponderare attentamente questi punti (concernenti la visione, la meditazione, la condotta ed il frutto) in modo da valutare se rappresentino la via della chiarezza o della non-chiarezza!”.
Così disse, e rimase lì (sospeso nello spazio).
Traduzione dal tibetano di John Myrdhin Reynolds
Ponlob Tsangpa Tenzin Rinpoche
Ponlob Tsangpa Tenzin Rinpoche
Direttore dell'Accademia di Alti Studi dello Yungdrung Bon
Monastero di Triten Norbutse
Direttore dell'Accademia di Alti Studi dello Yungdrung Bon
Monastero di Triten Norbutse
Ponlob Tsangpa Tenzin Rinpoche è il Ponlob, il direttore della Accademia di Alti Studi dello Yungdrung Bon press oil monastero di Triten Norbutse.
Nel 1986, l’incontro con Yongdzin Lopon Tenzin Namdak, maestro dzogchen di rango elevatissimo, e principale maestro della tradizione Bon, fu l’evento decisivo per la vita di Ponlob Rinpoche, che allora ebbe la grande opportunità di essere ordinato da Yongdzin Rinpoche, detentore del lignaggio ininterrotto del vinaya, la regola disciplinare monastica della tradizione Bon. Da allora Ponlob Rinpoche è stato incessantemente dedito a padroneggiare la conoscenza e le pratiche dello Yungdrung Bon, trasmesse da tempi remoti fino a oggi.
Ha intrapreso i propri studi sotto la guida di Tengchen Lama Sherab Gelek Rinpoche, da cui ha appreso i dettagli di svariate pratiche rituali Bon, come l’uso degli strumenti sacri e dei canti liturgici. Nello stesso periodo, ha ricevuto trasmissioni e insegnamenti da Tengchen Khenpo Woeser Jinpa Phuntsok. In questa prima fase, il suo obbiettivo è consistito nell’accumulazione di meriti attraverso le pratiche fondamentali, completate le quali, nei successivi tre anni, si è dedicato allo studio dello Dzogchen. Dapprima ha quindi studiato filosofia con Lungkar Ponlob Drangsong Tsultrim Namdak, con cui ha potuto approfondire lo studio dei sistemi del Sutra del Tantra e dello Dzogchen secondo la tradizione Bon, ampliando e affinando la conoscenza degli insegnamenti Bon.
Nel 1992, Ponlob Rinpoche è entrato nel monastero di Menri, in India. Per i successivi nove anni, ha proseguito i propri studi su Sutra, Tantra e Dzogchen Bon, così come le scienze della tradizione tibetana, sotto la preziosa benedizione e guida di Sua Santità Menri Tridzin Rinpoche, e di Sua Eccellenza Yongdzin Rinpoche, così come con altri insegnanti, dapprima presso la Scuola Bon di Dialettica, presso il monastero di Menri, e più tardi presso l’Accademia di Alti Studi presso il monastero di Triten Norbutse, a Kathmandu, in Nepal. Nel corso di questi lunghi anni di studio intenso, Ponlob Rinpoche ha ricevuto quelle iniziazioni principali, trasmissioni ed istruzioni essenziali tradizionalmente impartite dal maestro agli studenti, allo scopo di sviluppare e raccordare strettamente la comprensione e l’esperienza degli insegnamenti. Nel periodo degli studi si è anche occupato di servire la comunità monastica con l’insegnamento e con la pubblicazione di Drepoi Beltam, il giornale annuale del monastero.
Completati gli studi nel 2001, Ponlob Rinpoche ha conseguito il titolo di Geshe, cosa che ha fatto di lui uno dei primi sei Geshe che fino a quel momento si erano diplomati a Triten Norbutse. Nel 2004 è stato insediato come Ponlob Rinpoche del monastero di Triten Norbutse, per volere e con le benedizioni di Sua Santità Menri Tridzin Rinpoche, Sua Eccellenza Yongdzin Rinpoche e di Khenpo Tenpa Yungdrung Rinpoche, compito che ricopre tutt’ora, con la responsabilità di mantenere elevati i livelli dell’educazione e della disciplina monastica. Fin dal momento dell’insediamento, Ponlob Tsangpa Tenzin Rinpoche è stato al servizio della tradizione Bon, del monastero e dei discepoli attraverso il suoi esemplari insegnamenti, la conoscenza e l’ispirazione.
Nel 1986, l’incontro con Yongdzin Lopon Tenzin Namdak, maestro dzogchen di rango elevatissimo, e principale maestro della tradizione Bon, fu l’evento decisivo per la vita di Ponlob Rinpoche, che allora ebbe la grande opportunità di essere ordinato da Yongdzin Rinpoche, detentore del lignaggio ininterrotto del vinaya, la regola disciplinare monastica della tradizione Bon. Da allora Ponlob Rinpoche è stato incessantemente dedito a padroneggiare la conoscenza e le pratiche dello Yungdrung Bon, trasmesse da tempi remoti fino a oggi.
Ha intrapreso i propri studi sotto la guida di Tengchen Lama Sherab Gelek Rinpoche, da cui ha appreso i dettagli di svariate pratiche rituali Bon, come l’uso degli strumenti sacri e dei canti liturgici. Nello stesso periodo, ha ricevuto trasmissioni e insegnamenti da Tengchen Khenpo Woeser Jinpa Phuntsok. In questa prima fase, il suo obbiettivo è consistito nell’accumulazione di meriti attraverso le pratiche fondamentali, completate le quali, nei successivi tre anni, si è dedicato allo studio dello Dzogchen. Dapprima ha quindi studiato filosofia con Lungkar Ponlob Drangsong Tsultrim Namdak, con cui ha potuto approfondire lo studio dei sistemi del Sutra del Tantra e dello Dzogchen secondo la tradizione Bon, ampliando e affinando la conoscenza degli insegnamenti Bon.
Nel 1992, Ponlob Rinpoche è entrato nel monastero di Menri, in India. Per i successivi nove anni, ha proseguito i propri studi su Sutra, Tantra e Dzogchen Bon, così come le scienze della tradizione tibetana, sotto la preziosa benedizione e guida di Sua Santità Menri Tridzin Rinpoche, e di Sua Eccellenza Yongdzin Rinpoche, così come con altri insegnanti, dapprima presso la Scuola Bon di Dialettica, presso il monastero di Menri, e più tardi presso l’Accademia di Alti Studi presso il monastero di Triten Norbutse, a Kathmandu, in Nepal. Nel corso di questi lunghi anni di studio intenso, Ponlob Rinpoche ha ricevuto quelle iniziazioni principali, trasmissioni ed istruzioni essenziali tradizionalmente impartite dal maestro agli studenti, allo scopo di sviluppare e raccordare strettamente la comprensione e l’esperienza degli insegnamenti. Nel periodo degli studi si è anche occupato di servire la comunità monastica con l’insegnamento e con la pubblicazione di Drepoi Beltam, il giornale annuale del monastero.
Completati gli studi nel 2001, Ponlob Rinpoche ha conseguito il titolo di Geshe, cosa che ha fatto di lui uno dei primi sei Geshe che fino a quel momento si erano diplomati a Triten Norbutse. Nel 2004 è stato insediato come Ponlob Rinpoche del monastero di Triten Norbutse, per volere e con le benedizioni di Sua Santità Menri Tridzin Rinpoche, Sua Eccellenza Yongdzin Rinpoche e di Khenpo Tenpa Yungdrung Rinpoche, compito che ricopre tutt’ora, con la responsabilità di mantenere elevati i livelli dell’educazione e della disciplina monastica. Fin dal momento dell’insediamento, Ponlob Tsangpa Tenzin Rinpoche è stato al servizio della tradizione Bon, del monastero e dei discepoli attraverso il suoi esemplari insegnamenti, la conoscenza e l’ispirazione.
Ritiro a Milano 4-6 Luglio 2014
Per informazioni vedete l'evento dedicato alla pagina https://www.facebook.com/groups/299348020229512/
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